Obiettivi macro - MATTEOPHOTO

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Fotografia macro

Obiettivi macro

Ci sono diversi modi per scattare foto macro. La soluzione più facile è comprare un obiettivo dedicato: un'ottica "macro" può mettere a fuoco molto più vicino di un "non macro", e solitamente raggiunge il rapporto di riproduzione 1:1. La maggior parte delle ottiche macro ha un'ottima qualità d'immagine, con grande contrasto, nitidezza eccellente e aberrazioni ridotte o inesistenti; spesso si ottengono risultati molto buoni anche con moltiplicatori 1.4x e 2.0x.
Attualmente, tutte le ottiche macro hanno autofocus, e alcune hanno addirittura motori AF ultrasonici (Come il Canon 180 Macro USM, il Sigma 180 HSM, il Nikkor 105 VR AF-S), ma l'AF è relativamente lento perchè deve cercare il punto di messa a fuoco tra una gamma di distanze molto ampia; potete velocizzare un pò l'autofocus utilizzando il limitatore di messa a fuoco, che riduce la gamma di distanze, oppure pre-focheggiando manualmente (grazie al full time manual focus è possibile passare da AF a MF in qualsiasi momento). Detto questo, il 99% delle mie foto macro è scattato in messa a fuoco manuale, quindi non dò molta importanza all'AF in un obiettivo macro
La lunghezza focale è molto importante. I macro vanno da 50 a 200mm di focale; anche se tanto un 50 Macro come un 180 Macro raggiungono lo stesso ingrandimento (1:1), l'obiettivo più lungo dà uno sfondo più sfocato e una maggiore distanza di lavoro. Quando leggete le caratteristiche tecniche di un obiettivo macro, dovete fare attenzione sia alla minima distanza di messa a fuoco che alla distanza di lavoro. La distanza di fuoco, come già saprete, è la distanza più breve a cui potete mettere a fuoco: ma questa non è la distanza reale tra l'obiettivo e il soggetto, è solo la distanza tra il piano di messa a fuoco (il sensore) e il soggetto. Nella fotografia macro, è molto importante conoscere la distanza di lavoro - cioè la distanza tra l'elemento frontale dell'obiettivo e il soggetto. Per esempio, con un 50mm Macro avete una minima distanza di fuoco di 19 centimetri, ma in realtà la distanza tra l'elemento frontale e il soggetto è solo 7 cm, e se montate anche il paraluce, la distanza è ulteriormente ridotta a 4-5 centimetri. Come potete immaginare, non è facile avvicinarsi così tanto a una farfalla o ad altri animali: questo è uno dei motivi per preferire una focale lunga per la macro. La tabella seguente elenca la distanza di fuoco e distanza di lavoro per le ottiche macro più diffuse.
Un altro vantaggio delle focali lunghe è il collare per treppiede: quando l'obiettivo è montato sul treppiede, il collare offre un quarto asse di movimento, che è di grande aiuto, in particolare per le foto in verticale.
La maggior parte degli obiettivi macro ha un diaframma tra f/2.8 e f/4. A mio parere, il diaframma più ampio non ha molta importanza in un obiettivo macro, dato che a questi ingrandimenti solitamente si chiude almeno a f/8 per avere una buona profondità di campo.
In passato ho usato molto i moltiplicatori nella foto macro; attualmente, li uso raramente, ma in alcune situazioni possono tornare utili. I moltiplicatori aumentano la lunghezza focale, e non influenzano la minima distanza di messa a fuoco: per esempio, se mettete un 2x sul 180 Macro (che raggiunge l'1:1 e ha una minima distanza di fuoco di 46cm), ottenete un 360mm con capacità macro 2:1, sempre alla minima distanza di fuoco di 46cm.
Il maggiore ingrandimento non è l'unico vantaggio dei moltiplicatori (se amate gli ingrandimenti estremi, un obiettivo dedicato, come il Canon MP-E 1x-5x è una scelta migliore, da una qualità d'immagine superiore e ingrandimenti molto spinti che non si possono raggiungere neppure con i TC). Due altri vantaggi sono maggiore sfocatura dello sfondo e maggiore distanza di lavoro. Con un 360mm è più facile ottenere uno sfondo piacevolmente uniforme che con un 180; l'angolo di ripresa più ristretto inquadra una porzione di sfondo più piccola dietro al soggetto. La distanza di lavoro, anche se non viene raddoppiata come si potrebbe pensare, è molto migliorata, quindi è più facile avvicinarsi al soggetto senza farlo scappare.
Quali sono gli svantaggi dei TC? Si perde l'autofocus (ma non è un problema nella macro) e tutti i moltiplicatori portano a una perdita di qualità d'immagine, ma se li utilizzate su obiettivi professionali come il 180mm, la qualità si mantiene molto buona, chiudendo almeno a f/8 (col TC 1.4x) o f/11 (col TC 2.0x). Ho provato per diversi mesi il Sigma 180 Macro col TC 2x e la qualità d'immagine è notevole, questa combinazione dà foto veramente nitide!


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